I principali tipi di compressori utilizzati sono: alternativo, centrifugo, a vite, a palette e a spirale. La scelta del tipo di compressore dipende essenzialmente dalla capacità dell'impianto, che può essere divisa in termini di temperatura di vaporizzazione e del refrigerante utilizzato in: piccola capacità (<2,5 TR), capacità media (tra 2,5 e 75 TR) e grande capacità (> 75 TR). TR sta per refrigerazione ton, un'espressione comunemente usata in refrigerazione per tradurre l'energia necessaria per liquefare una tonnellata di ghiaccio in 24 ore (1TR = 3,5 kw).
In base alle caratteristiche del processo di compressione, i compressori utilizzati in refrigerazione possono essere classificati come: macchine a cilindrata positiva o macchine a flusso Il compressore volumetrico aumenta la pressione del vapore refrigerante riducendo il volume interno di una camera per mezzo di una forza meccanica applicata. I compressori alternativi, a vite, a palette e scroll sono a cilindrata positiva. L'unico compressore classificato come
il flusso nei sistemi di raffreddamento è la centrifuga. In questo tipo di compressore l'aumento della pressione è principalmente dovuto alla conversione della pressione dinamica in pressione statica.
A seconda del progetto costruttivo, i compressori possono essere classificati come: ermetici, semiermetici e aperti. Nel compressore ermetico, sia il compressore stesso che il motore di azionamento sono alloggiati all'interno di un alloggiamento, presentandosi come ingresso e uscita solo i collegamenti elettrici del motore. Questo tipo di compressore funziona esclusivamente con refrigeranti alogenati e il vapore del refrigerante entra in contatto con l'avvolgimento del motore, raffreddandolo.
Sono generalmente utilizzati in frigoriferi domestici e condizionatori d'aria con potenze dell'ordine di 30kW.
